Cheat meal vs Cheat day. Chiedi a persone estremamente impegnate a seguire un’alimentazione corretta, ai trainer, agli atleti e perfino Beyonce, e scoprirai che anche loro prendono un giorno di pausa da un alimentazione estremamente regolata. Ora ,la cosa che cambia da persona a persona è il modo in cui questa giornata off prende forma: può essere un bicchiere di vino la sera una cena piuttosto succulenta il venerdì sera o tutta una domenica. Ma cosa accade al corpo durante il cheat day?
Per le persone che giornalmente ingeriscono abbondanza di calorie (rispetto a chi invece la riduce) un piccolo “sgarro” non dovrebbe avere un peso eccessivo sugli ormoni che regolano l’appetito.
Se si consuma la quantità energetica necessaria giornalmente e poi si mangia leggermente in più, il corpo è in grado di riequilibrarsi e non accade nulla di significativo. Anche l’ago della bilancia non si muoverà: il corpo sembra avere una sorta di ampio raggio d’azione all’interno del quale muoversi e quando si è leggermente sopra o sotto i propri fabbisogni giornalieri, riesce a compensare e lasciare le cose così come sono per prevenire perdita o aggiunta di peso. Se invece si mangia un po’ troppo un giorno dopo l’altro, chiaramente si finisce per guadagnare peso
Ovviamente questo ci fa comprendere l’importanza di un cheat meal programmato piuttosto che un intero cheat day. Sarebbe meraviglioso se le persone capissero la differenza tra il mangiare leggermente in più il sabato piuttosto che sottoporsi ad una mega mangiata forzata in un cheat day.
L’altra faccia della medaglia è tutta psicologica: potresti perdere tutto il gusto del mangiare sano durante la settimana. Mi spiego: se il sabato vai fuori controllo, il resto della settimana diventa un purgatorio di privazioni. “spesso quando ci priviamo di un cibo, questo diventa oggetto dei nostri desideri. Quindi se ti piacciono ad esempio le patate durante il cheat day sarai portato a mangiare solo patate perchè sai che non potrai toccarle per il resto degli altri sei giorni. Che ne pensi invece di cercare di inserire delle quantità ragionevoli di patate durante la settimana? Non sarebbe meglio?