Nonostante Cuba vanti il maggior numero di medaglie olimpiche per la box, paragonata agli altri pesi, rimane decisamente indietro quando sono le donne a dover salire sul ring: ad oggi infatti esiste il divieto assoluto per le donne di competere nella disciplina.

In un nuovo corto Namibia: Cuba’s Female Boxing Revolution, il regista svedese Maceo Frost racconta la battaglia di Namibia Flores Rodriguez, l’unica donna boxer delle regioni caraibiche. Si allena all’Havana, presso l’arena di Rafael Trejo in difesa del diritto di salire sul ring. Si allena nella stessa identica maniera dei suoi colleghi uomini, correndo le stesse distanze, alzando gli stessi pesi, ma senza la speranza di poter un giorno rappresentare il suo Paese.
Nel 2012, alle Olimpiadi di Londra hanno dato visibilità alle atlete della box per la prima volta, offrendo un briciolo di speranza di poter salire sul ring e combattere. Ma nonstante i sui incredibili sforzi e tentativi di combattere, la Rodriguez vede sempre più diminuire le sue chance di gareggiare per un titolo olimpico. Anche nel caso Cuba decidesse di allargare gli orizzonti in questo senso, l’atleta ha 39 anni. Solo un anno la separa dal non poter più gareggiare per aver raggiunto il limite d’età.
Tutavia Namibia non si abbatte e continua a combattere sperando di ispirare gli altri, se non come atleta Olimpica, almeno come dando voce alla sua lotta.