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Rilassamento dei muscoli: 3 consigli da seguire

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La vita quotidiana presenta diverse sfide da affrontare ogni giorno, molte delle quali causano stress, ansia e preoccupazioni. Il risultato? Una tensione muscolare insopportabile e che
non permette di pensare a nient’altro. Come favorire, allora, il rilassamento dei muscoli e
tornare a una sensazione di benessere psicofisico?
Ecco 3 consigli da seguire per sciogliere e rilassare i muscoli una volta per tutte.

Fare stretching periodicamente

La tensione muscolare può colpire ogni zona del corpo, ma quando causata da ansia e
stress si concentra maggiormente su schiena, collo e gambe. Fastidiosa e restia ad
andarsene, può essere attenuata e persino sconfitta con lo stretching, ovvero quell’insieme di movimenti volti ad allungare i muscoli e ad aumentarne la flessibilità.
Quando si sente il bisogno di rilassare i muscoli, praticare lo stretching 3-4 volte a
settimana può essere un’ottima strategia per riuscirci. Soprattutto se ci si lascia aiutare da uno strumento semplice ma di grande efficacia, come il foam roller. Questo piccolo rullo può aiutare a rendere più funzionali i propri esercizi di stretching e di automassaggio
muscolare, e favorisce anche la riattivazione della circolazione. Inoltre, può essere un
valido alleato anche nell’allenamento vero e proprio, intensificando gli esercizi e
incrementandone l’efficacia.

Attuare il rilassamento muscolare progressivo

Anche conosciuto come RMP, il rilassamento muscolare progressivo è una tecnica molto
diffusa per allentare la tensione muscolare. Consiste, in poche parole, nella contrazione
breve di specifici gruppi muscolari, da rilasciare poi tutto d’un colpo. Questo perché dopo
una contrazione forte, la sensazione di rilassamento del muscolo è molto più intensa, e
così riesce a diffondersi in modo omogeneo in tutto il corpo.
Di solito si parte dalla zona alta del corpo per poi scendere, effettuando contrazioni di circa
cinque secondi in:
● mani
● avambracci
● collo
● occhi e viso
● spalle
● schiena
● muscoli addominali
● glutei
● polpacci
Questa pratica risulta molto utile per chi soffre di ansia e attacchi di panico, per ripristinare
uno stato di calma e di relax.

Fermarsi

A volte, semplicemente, si pretende troppo dal proprio corpo. Magari avere una vita
frenetica, piena di impegni e di cose da fare è bello, ma se non ci si ferma neanche un
secondo per verificare che il proprio fisico sia in grado di stare dietro a tutto, può diventare deleterio. Se il corpo non regge più tutto quello stress, cerca di fermarsi mandando dei segnali d’allarme, come ad esempio sensazione di ansia, cefalea tensiva, una generale tensione muscolare. A questo punto non si può ignorarlo, ma occorre ascoltarlo, fermandosi e prendendosi un po’ di tempo per ripristinare le energie e per capire a cosaè dovuta questa sensazione.

Forse si è ignorato un malessere psicologico per troppo tempo,o forse si sta praticando troppa attività fisica: anche questa potrebbe essere una causa.
Quel che è sicuro è che a un certo punto è opportuno fermarsi, se si vuole favorire il
rilassamento dei muscoli e tornare a sentirsi bene e in forze. Anche se potrebbe
sembrare a qualcuno una resa, in realtà si sta facendo tutto il contrario: ci si sta prendendo cura di sé proprio per poter tornare a dare il massimo nel minor tempo possibile.

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